“La strada giusta”: al MUDI di Taranto, un dialogo su politica, economia e futuro Tra le antiche mura della città vecchia, un confronto sulle nuove rotte del cambiamento.
Il 18 maggio 2025, nella splendida cornice del Museo Diocesano MUDI, nel cuore della città vecchia di Taranto, si è tenuta la presentazione del libro “La strada giusta” del senatore Mario Turco, vicepresidente nazionale del Movimento 5 Stelle. L’evento ha rappresentato non solo un momento culturale, ma anche un’occasione di riflessione politica e sociale su temi centrali per il futuro del Paese e, in particolare, per il Mezzogiorno.
Il libro affronta con lucidità e passione alcune delle principali crisi contemporanee, dalla questione ambientale a quella economica, proponendo un modello di sviluppo sostenibile, inclusivo, e centrato sul benessere del cittadino. “La strada giusta” è, infatti, un manifesto per un’economia che torni a essere strumento di giustizia sociale, anziché privilegio di pochi.
A dialogare con l’autore, tre voci di grande autorevolezza: Lidia Greco, professoressa di Sociologia dei processi economici e del lavoro all’Università Aldo Moro di Bari. Pasquale Tridico, eurodeputato e professore di Politica economica all’Università degli Studi di Roma. Duilio Giammaria, noto giornalista Rai e scrittore, che ha curato la presentazione dell’opera.
Tra i presenti anche Annagrazia Angolano, giornalista professionista ed ex direttrice di testate giornalistiche regionali, oggi candidata alla carica di sindaca di Taranto. La sua presenza ha testimoniato l’interesse e il coinvolgimento di chi si propone per guidare la città verso una nuova fase di cambiamento e crescita.
L’incontro si è svolto in un clima di partecipazione viva e costruttiva, in uno dei luoghi simbolo della rinascita culturale di Taranto. Come ha sottolineato lo stesso senatore Turco, “il MuDi, dove i gabbiani cantano libertà, è il luogo ideale per parlare di futuro e di speranza”. Una serata di pensiero e confronto, che ha saputo coniugare cultura, impegno civile e visione politica, indicando con chiarezza che “la strada giusta” può partire proprio da qui: dalla bellezza, dall’ascolto e dalla partecipazione.
Di Davide Ndoj





