Di Enzo Carrozzini
Avevamo tutti sperato che gli azzurri potessero “matare” le furie rosse, ma contro la forza non c’è ragione che tenga, la compagine calcistica spagnola è superiore alla nostra nazionale, facciamocene una ragione, e consoliamoci del secondo posto ottenuto, sul quale nessuno avrebbe scommesso un centesimo all’inizio del torneo. Va dato merito a Cesare Prandelli di aver saputo motivare dei giocatori un po’ troppo spremuti, e probabilmente con il pensiero alle indagini sullo scandalo scommesse che a breve dovrebbero far mutare il quadro calcistico nazionale. Non serve rivendicare gli infortuni occorsi a Chiellini, a Thiago Motta, già sderenato a neanche cinque minuti dall’entrata in campo, gli azzurri erano cotti dalle fatiche accumulate nel quarto contro l’ Inghilterra, e in seminifinale contro la Germania, ma di fronte c’erano i campioni d’Europa e campioni del mondo in carica che hanno meritato il titolo. Dal canto nostro siamo grati agli azzurri, sarebbe bello accoglierli con una grande festa per averci regalato un sogno, ma i sogni si sa sono destinati a svanire, lo spread calcistico spagnolo ci sovrasta, cerchiamo di superarli almeno con quello economico, perché è lì che si gioca la partita più importante per noi italiani. ….