di Enzo Carrozzini
Edoardo De Angelis uno dei più noti cantautori italiani, storico fondatore del gruppo musicale Schola Cantorum, e collaboratore di altri importanti cantautori italiani del calibro di Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Claudio Baglioni, Amedeo Minghi, è sugli scudi per una decisione coraggiosa riguardante un suo bellissimo brano “Lella”. Proprio Martedì sera al Rodeo, programma radiofonico di Radio Città Futura(streaming www.radiocittafutura.it ore 18,30) , dialogando con i conduttori Ernesto Bassignano e Piji Siciliani, ha ribadito la volontà di rinunciare a cantare in pubblico il brano grazie al quale ha ottenuto la popolarità. Lella, infatti è una storia di carattere popolare, non riconducibile a fatti di cronaca, ma legata a riferimenti letterari del cantautore, gli scrittori Pierpaolo Pasolini e Carlo Emilio Gadda. Una storia tragica perché racconta di un uomo che uccide la sua ex amante, il quale anche a distanza di tempo, non è toccato minimamente dal pentimento, anzi pare rivivere i momenti con profondo distacco. La questione è sorta allorquando il gruppo “L’Orchestraccia” ha realizzato una nuova versione del brano, che è stato utilizzato per una campagna di sensibilizzazione contro il gravissimo problema del femminicidio. Ne è conseguita la decisione del cantautore, preannunciata con una lettera aperta il 25 Novembre scorso in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, nella quale pur riconoscendo “l’intento lodevole e positivo”, ha espresso la sua contrarietà alla scelta del brano operata dagli organizzatori . “Provo una crescente difficoltà a cantarla nei miei concerti, a ripetere la storia di quel fatto di sangue, anche se immaginario, –ha dichiarato de Angelis- in un tempo in cui episodi del genere balzano fuori dalla cronaca di ogni giorno. Non voglio assolutamente prendere le distanze dalla canzone, storia di pura fantasia; prendo con forza le distanze dalle dinamiche sociali del momento, e da quanto accade. E’ così, ho deciso di non cantare più la mia Lella”. Ha precisato, inoltre, che quando il pubblico gli chiedeva di interpretarla la faceva seguire sempre da un’altra canzone, “Non ammazzate Anna” un ‘altra perla del suo scrigno, pubblicata nel lontano 1979, in cui esalta, ante litteram, tutto il suo rispetto e l’amore per la figura femminile. La sua scelta adesso è definitiva, quando si parla di sensibilità….