“Ho cercato di raccontare la rivoluzione siriana, ma può essere che questa rivoluzione mi abbia tradito. Non è più la rivoluzione laica di Aleppo, è diventata un’altra cosa”. Le parole toccanti di Domenico Quirico proferite al momento dello sbarco dall’aereo govetnativo che lo ha riportato in Italia. l giornalista della Stampa provato ma sostanzialmente in buona salute ha così risposto alle domande dei colleghi in attesa all’aeroporto militare di Ciampino. A chi gli ha domandato se avesse avuto paura ha risposto senza indugi “sì” e ha aggiunto di non “non essere stato trattato bene”.
Alla domanda se avesse percepito il pericolo che la Siria potrebbe sconvolta dalla guerra da parte degli Stati Uniti e Nato, ha risposto che non aveva completa contezza, e che per i cinque mesi vissuti in prigionia gli è sembrato “come vivere su Marte”, ed ha aggiunto di non sapere nemmeno chi fosse il nuovo Presidente della Repubblica del suo Paese. In nottata il giornalista è stato raggiunto da moglie e figlie.