Di Pietro Carrozzini
Dunque, riepilogando: sabato 10 marzo la Corte di Cassazione ha decretato che il processo al Dell’Utri deve rifarsi; il perché, lo sapremo solo leggendo le motivazioni. In questo momento si può solo dire che Dell’Utri non è innocente, altrimenti la sentenza di II grado sarebbe stata annullata senza rinvio. Tutto il resto non conta nulla, non contano i commenti esultanti di taluni “giuristi” un tanto a chilo o meglio un tanto a bonifico estero su estero, non contano le esternazioni dell’illustre imputato, non contano le interpretazioni fantasiose di taluni che parlano di regole del processo, quando le uniche regole che conoscono sono solo quelle per non farlo o subirlo. Unica certezza in questa vicenda? Dell’Utri per almeno 20 ha frequentato innocentemente solo mafiosi accertati e, pertanto, è davvero un uomo sfortunato. Come si dice la fortuna è cieca ma la “sfiga” ci vede benissimo. In bocca al lupo “senatore”.