Di Ester Lucchese
I momenti di condivisione, come quello vissuto in occasione dell’inaugurazione dell’anno catechistico, presso la Parrocchia dei SS. Patroni d’Italia a San Giorgio Jonico, servono a rinsaldare il senso di appartenenza alla comunità religiosa, solerte ed attenta a favorire quei processi di integrazione nei confronti di tutti quei bambini e ragazzi residenti nella zona nuova e più periferica rispetto al centro cittadino. San Giorgio ha visto negli ultimi quindici anni un’espansione urbanistica considerevole rispetto ai tanti paesi limitrofi. L’aumento della popolazione dei residenti, dovuto alla migrazione dei dipendenti Ilva e successivamente la nascita dell’edilizia residenziale più conveniente rispetto a quella del capoluogo, hanno favorito l’insediamento di molti famiglie forestiere nella cintura più esterna della cittadina. Le famiglie, costituite da coppie giovani, hanno trovato nelle istituzioni come la scuola e la chiesa un supporto alle proprie istanze educative.Come ogni anno l’inizio del cammino di studio e di riflessione dei bambini e dei ragazzi attraverso la catechesi rappresenta un momento di confronto per favorire la crescita umana e cristiana.I sacerdoti e tutti coloro che operano al servizio della comunità parrocchiale si adoperano attivamente all’aiuto ed all’ascolto dei propri fedeli impegnandosi a mostrare ed a manifestare la fede e l’amicizia con Gesù. I più piccoli ed i più grandi nell’accogliere la testimonianza, sull’esempio degli officianti soprattutto, del messaggio cristiano, ricevono un supporto educativo e formativo considerevole nei momenti di comunione fraterna.Attraverso la preghiera comunitaria ed il gioco, si è dato spazio, a partire da sabato 6 ottobre, ad una serie di appuntamenti che hanno visto il coinvolgimento delle famiglie, cellule vive che compongono ed edificano il tempio spirituale e la nuova comunità sangiorgese. Vivere coralmente la dimensione dell’incontro con Gesù attraverso la festa, la convivialità, l’ospitalità e la generosità delle catechiste e dei sacerdoti è espressione della volontà e della presenza affettuosa del Signore fra la gente. La festa dell’accoglienza, sabato 13 ottobre, è stato un momento aggregativo importante di promozione e valorizzazione, perché ha favorito l’apertura dei bambini e dei ragazzi attraverso la formazione di squadre per affrontare gioiosamente alcuni giochi. Il gioco delle “impronte di cartone”, disposte in maniera rettilinea sulla pavimentazione esterna dell’edificio religioso, aveva il compito di rappresentare simbolicamente il cammino verso Dio. Il traguardo metaforicamente era rappresentato dalla porta della chiesa che ogni bambino doveva raggiungere facendo coincidere le proprie orme con quelle di cartone.. Il gioco dei cestini, colmi di foglietti arrotolati come pergamene, disposti circolarmente, servivano a pescare le varie lettere, strumento per comporre le parole ed infine le frasi ben auguranti per esprimere semplicemente la volontà di iniziare bene il nuovo anno catechistico.
Don Santo Guarino, vice parroco di don Cosimo Campanella, unitamente alle catechiste, ha sollecitato genitori, bambini e ragazzi a compiere il proprio percorso di fede, in quest’anno della fede, mediante la partecipazione autentica alla vita della chiesa che si vive ascoltando, leggendo, meditando e mettendo in pratica gli insegnamenti della Parola di Dio.
Il 1° Anniversario della Dedicazione della Nuova Chiesa dei Santi Patroni, San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena, è previsto per mercoledì 31 ottobre, in quella occasione il popolo dei fedeli si raduna nella santa dimora per ringraziare Dio e la Beata Vergine Maria del grande dono fatto alla nostra comunità.
CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO SULLA TUA PAGINA DI FACEBOOK >>>>>>>>