Di Enzo Carrozzini
Non c’era tanto da scegliere ieri sera in televisione in quanto spazzatura mediatica tra Isole di naufraghi e talk show politici che, ormai, mostrano la corda nei contenuti e manifestano l’infimo livello in cui è precipitata la televisione italiana. “De gustibus non est disputandum” , la locuzione in latino maccheronico ci consiglierebbe di non occuparci delle preferenze altrui, ché se ad una buona parte di italiani piace il reality show di naufraghi dalla pancia piena questo costituisce, per l’appunto, frutto di scelta libera e di gusto nel ritenere interessante un programma, tutto sommato, di svago. Il problema sorge quando il pessimo gusto viene propinato a piene a mani in programmi, i famigerati talk show politici che, per loro natura, dovrebbero essere sedi in cui dibattere questioni politiche per l’ informazione dei cittadini sulle varie opzioni offerte dalla variegata classe dirigente o presunta tale del nostro Paese, ma che, salvo casi più unici che rari, sono diventati vettori dei sentimenti più deleteri dell’animo umano quali: l’offesa gratuita, la violenza verbale, un rancore ostentato e ingiustificato, l’intolleranza che sconfina nel razzismo. Spiace aver dovuto assistere ieri sera ad una manifestazione di bieco e gratuito razzismo nel corso del programma del bravo giornalista Corrado Formigli, “Piazza Pulita” su LA7, spiace aver dovuto constatare quanto questa pratica di aggressione gratuita venga permessa e accettata per le rispettive esigenze di “audience” non solo del politico di turno, che ha interesse a vellicare gli istinti più truci del suo elettorato di riferimento, ma, a questo punto, anche della produzione televisiva. I fatti: l’europarlamentare Leghista Gianluca Buonanno, piemontese di seconda generazione, nonno pugliese, impegnato (si fa per dire) in un confronto sulla tematica sinti e rom con la rappresentate della comunità italiana, Djana Pavlovic, gentile e garbata signora, le rivolge la frase “siete la feccia della società”, riscuotendo un fragoroso applauso dal pubblico presente in studio. Il conduttore, sorpreso, ha immediatamente stigmatizzato il comportamento del deputato quanto del pubblico, ma ormai il rumore dello “sciacquone” si era sentito. Sarebbe stato meglio, a nostro avviso, che il conduttore avesse fatto “accomodare” fuori il signor Buonanno, come spiace che un giornalista di grande livello quale egli è, abbia permesso questo sfacelo. Quanto al deputato Buonanno dimentico del suo sangue meridionale e di come i suoi colleghi di partito trattavano i meridionali prima che la lega avesse la folgorazione (per convenienza politica) della causa nazionalista, vorremmo ricordare che fino a qualche tempo fa i suoi compagni di partito invitavano Lucia Massarotto, (una coraggiosa signora di Venezia,nei pressi della cui abitazione i “padani” svolgevano raduni all’insegna del secessionismo,da lei osteggiati mediante l’esposizione della bandiera italiana sul balcone, mentre cogestivano il potere nazionale nel Governo Berlusconi), a “mettere il tricolore nel cesso” come da citazione testuale di Umberto Bossi. Adesso parrebbe che i problemi dell’Italia siano dovuti esclusivamente ai profughi che disperatamente tentano di sopravvivere alle atrocità dei loro paesi di provenienza, o connazionali di diversa etnia insediatisi da secoli nel Bel Paese, quando , invece, i recenti fatti di cronaca giudiziaria sull’accoglienza, ci hanno donato un quadro ben definito di dove alberghi e chi sia la vera “feccia della società”.
© Giornale Armonia Registrato al Tribunale di Taranto numero 638 del 23/11/2004
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