Di Laura Milano
Una sala consiliare, quella del Municipio di San Giorgio Ionico, gremita. In un giorno in cui riflettere è d’ obbligo: giornata internazionale della donna. La commissione pari opportunità del comune di S. Giorgio Ionico mette intorno allo stesso tavolo 7 donne appartenenti ad altrettante categorie professionali, diverse fra loro. Per ciascuna di loro un microfono e la possibilità di raccontare la propria esperienza lavorativa ad un pubblico prevalentemente femminile. Racconti,riflessioni,confronti,da cui scaturiscono tante emozioni.
Figure professionali diverse accomunate dal coraggio,da una grande forza di volontà,da tanta determinazione.
“Ero sola,tra tanti uomini; l’aspetto più imbarazzante della mia professione,ma solo inizialmente per fortuna,è stato il fatto di essere l’unica donna tra tanti uomini,a svolgere lo stesso lavoro”- racconta la dott.ssa Mina Farilla,cardiologa,volto noto della comunità sangiorgese e non solo.Racconta con serenità la sua esperienza la dottoressa Farilla,con la serenità e la convinzione di chi sa di aver svolto il proprio dovere e di aver seguito un percorso in cui gli ostacoli,malgrado tutto,ne fossero parte integrante.Confessa di non essere mai entrata in competizione coi suoi colleghi uomini e soprattutto di non aver mai ceduto alla stanchezza fisica,quella che sente ogni donna impegnata su più fronti.
Anche una ex imprenditrice al tavolo di chi si racconta,la dottoressa Giovanna Cavallo, presidente dell associazione “Stella Maris”.
Un passato da imprenditore, nei luoghi di lavoro da sempre considerati per convenzione prettamente maschili. Dedita con passione al lavoro, poi improvvisamente dinanzi alla fatidica scelta: il lavoro o la famiglia, sceglie la famiglia, e quando decide di ritornare in campo, il mondo del lavoro non le offre le stesse opportunità di un tempo, sperimentando quello che tante donne alle prese con la maternità sperimentano: tagliate fuori.
Mette a disposizione del prossimo la sua preparazione, la sua esperienza ma soprattutto il suo cuore. Ritrova se stessa nel volontariato.
Quasi un verdetto quello della dottoressa Marisa Di Santo, giudice di pace, nel comune di San Giorgio Ionico,che con l’ eleganza con cui ogni donna dovrebbe distinguersi, afferma di non approvare “le quote rosa”, poco dignitose per chi vuole mostrare che il proprio posto di lavoro non sia stato riservato da una fonte normativa quanto invece frutto delle proprie capacità.
“La parità estrema forse non esiste ma solo per caratteristiche fisiche “- dice la dottoressa Di Santo,- “L ‘ importante è che crediate in quello che fate “, continua la dottoressa che coglie una similitudine tra la donna ed il lupo.”La donna corre come un lupo”, e la dottoressa Di Santo sembra avere lei stessa l’eleganza, la decisione, il coraggio di questo misterioso animale.
Al tavolo di chi si racconta anche l’avvocato Annarita Capozza che parla poco della sua esperienza professionale mettendo in risalto la sua vocazione per il volontariato. Dama dell’Unitalsi ,percepisce la più totale realizzazione di se stessa nel donarsi al prossimo, improntando il suo stile di vita esattamente in questo.La legge dell’anima prima di qualunque altra fonte normativa.
Con grande fatica una giovane imprenditrice artigiana racconta la sua vita nella sua sartoria. Una preziosa testimonianza di vita e di sacrificio. L’esempio, la signora Pulito di chi ha fatto dell’arte la sua vita, seppure non adeguatamente valorizzata dalla moltitudine di clienti. Un grande esempio di forza interiore e di costanza.
Chiude i racconti colei che ha strappato lacrime di tenerezza e di ammirazione, la signora Maria Marano , imprenditrice agricola. Una donna d’altri tempi direbbe qualcuno, una di quelle donne di cui a rendere felice il semplice constatare che ve ne siano ancora! Una donna forte, combattiva, guerriera, che pur di continuare a dare un senso ai sacrifici di una vita, dedica anima e corpo alla proprietà terriera di famiglia, occupandosene ed eseguendo personalmente tutto ciò che una impresa agricola comporti, sino anche a guidare un trattore, al punto da essere oggetto di scherno da parte di un paese non abituato a vedere tanto coraggio e determinazione in una donna.
Conclude il suo racconto con i suoi motti la signora Maria:” volere è potere ” e “dove l’ignoranza urla,l’ intelligenza tace” ed il pubblico non esita ad applaudirla.
Il presidente della commissione pari opportunità, l’avv. Annarosa Costanzo, che ha condotto e moderato, non ha dimenticato Paola Clemente vittima del caporalato, chiedendo di osservare un minuto di silenzio in rispetto della sua memoria.
Un riconoscimento alla carriera di una donna distinta nel territorio è stato attribuito alla dottoressa Murgolo, per il lavoro prestato nella omonima farmacia in San Giorgio Ionico.
Anna Marinelli,poetessa e scrittrice legge una delle sue più belle poesie : le mani delle donne.. Una grande emozione.
Storie di donne, di lavoro, storie diverse tra loro in cui le protagoniste sono accomunate tra loro dal coraggio e da una grande forza interiore. Tutte hanno dovuto fare i conti ad un certo punto della loro vita con la propria prevalente e naturale funzione familiare, una funzione a cui nessuna ha mai rinunciato, un compito a cui nessuna si è mai sottratta, un compito che nessuna donna al mondo baratterebbe mai con un uomo.
“Benvenga la presenza delle donne in tutti gli ambiti della vita”, è il saluto finale del sindaco di San Giorgio Ionico Cosimo Fabbiano e noi tutte siamo d’accordo con lui.