Un palazzotto ristrutturato che risale alla fine dell’ottocento con ampliamento negli anni cinquanta, situato nel cuore di San Giorgio Jonico adiacente al Castello D’Ayala Valva di Francofonte alla via P. G. Zingaropoli, 12 ospita il Museo degli antichi mestieri della contadina con annessa. Maestro d’ascia, Ebanista, Sarto, Calderaio, Stagnino, Ciabattino, Lattoniere, Sellaio, Vasaio, Cannizzaro, Cestaio, Muratore, Cavamontì, Ferraio, Bottaio, Ombrellaio, Orologiaio, Seggiaio Maniscalco, Arrotino, Carradore, Acquaiolo, il Cavadenti, Sellaio, ecc. ecc. Alcuni spazi sono stati dedicati a vecchie consuetudini di vita quotidiana: Casa tipica contadina, L’Orto, La Cantina del vino, La Stalla, II Pagliaio, La Rimessa con attrezzi agricoli, II Granaio, II Magazzino, La Sala della tessitura ed altro. La realizzazione del Museo Etnografico rappresenta uno strumento per valorizzare la storia, la cultura, l’arte, la devozione popolare, il folclore, la tradizione agro-alimentare del territorio rurale promuovendo la conoscenza della cucina Pugliese in ambito nazionale. Quindi, il Museo all’interno dell’Antica Trattoria “Al Castello” vuole essere una vetrina in cui l’antica tradizione culinaria sangiorgese si sposa con la cultura del passato in un fantastico viaggio alla ricerca delle nostre radici.
Museo Etnografico San Giorgio Ionico
Armonia è un etimo stupendo! Il creatore delle parole non poteva inventare altro termine per esprimere il concerto di bellezza che insiste in esso. Armonia in un insieme di note, di strumenti, armonia di una comunità di persone… E’ davvero difficile che nella società in cui viviamo, di questi tempi, regni armonia, poiché sembra che il bisogno ancestrale più intimo e infimo di ogni persona sia quello di ferie e imbrogliare il proprio simile, invece di privilegiare il rapporto ed il dialogo,per l’ appunto, in una società che è contrapposta per idee ed interessi di casta, credi religiosi e politici. Armonia sta operando affinchè il confronto di idee nella piccola comunità di San Giorgio, possa tradursi in arricchimento culturale dei lettori e di chiunque vorrà avvicinarvisi. Anche la presenza di una modestissima ma appassionata (perchè è soltanto passione che muove la redazione) realtà editoriale contribuisce a formare “bene comune”. E il bene comune sarà l’unica lucida follia che la redazione vorrà contribuire a perseguire.