di Enzo Carrozzini
Minato da tempo da una grave malattia, è scomparso all’età di 88 anni Emilio Riva, patriarca dell’omonima famiglia proprietaria di uno dei più grandi gruppi siderurgici mondiali. Insieme a Steno Marcegaglia e Luigi Lucchini ha costituito il trio meraviglia dell’industria pesante italiana, sebbene negli ultimi anni il suo nome risulti inevitabilmente legato all’inchiesta che lo ha visto sottoposto a giudizio per i reati di disastro ambientale del capoluogo ionico, insieme ai figli, Nicola e Fabio, ai responsabili aziendali e uomini politici. Luci ed ombre di un imprenditore potente che da raccoglitore di rottami diventa uno dei massimi produttori d’acciaio mondiali, conseguendo una laurea in ingegneria Honoris causa, e che, a metà degli anni 90, acquisisce dall’Iri il siderurgico di Stato, potenziandone la produzione e rendendolo il sito più importante d’Europa, ma a quale prezzo per l’ambiente e la salute, ancora oggi, i tarantini stanno sperimentando.