Di Enzo Carrozzini | ??? VIDEO ???
“L’esposizione continuata agli inquinanti dell’atmosfera emessi dall’impianto siderurgico ha causato e causa fenomeni degenerativi di apparti diversi dell’organismo umano che si traducono in eventi di malattia e morte”. Queste inquietanti parole sono contenute nel corposo dossier di 282 pagine consegnato al Gip di Taranto Dottoressa Todisco, a completamento della documentazione da esaminare in sede di incidente probatorio del Processo Istruito dalla procura di Taranto a carico dell’ Ilva. L’indagine epidemiologica svolta dai tre esperti, i professori Maria Triassi, Annibale Biggeri, Francesco Forastiere, non lascia adito a dubbi: esiste correlazione tra attività dell’acciaieria e le patologie sofferte dalle persone. Gli studi svolti dagli esperti attestano che nei tre quartieri limitrofi all’acciaieria e cioè il Borgo(centro città), Paolo Sesto e Tamburi, si registra la piu’ alta percentuale sia di malattie che di decessi. Nell’arco di sette anni si è osservata, nel solo quartiere Paolo Sesto, un’altissima percentuale di decessi per tumori maligini(+42% nella popolazione maschile, + 23% in quella femminile) . Ed e’ stata riscontrata l’incidenza maggiore proprio in coloro che hanno lavorato in acciaieria. Il pM10, il valore indicante i materiali presenti nell’aria che respiriamo in forma di particelle infinitesimali (10 Millesimi di millimetro), ha costituito, nelle zone interessate, causa principale di decesso. Un ecatombe alla “Dea Ciminiera” di 174 persone, ed è stato causa di aumento di malattie legate al sistema respiratorio. Anche la popolazione infantile tarantina non è immune, gli esperti registrano tra i giovani da 0 a 14 anni, un incremento dei ricoveri per cause respiratorie, mentre per i tumori in età pediatrica non sembrano essere registrati effetti statisticamente rilevanti, nonostante pero’ siano in aumento rispetto alla media nazionale. Di seguito riportiamo le conclusioni dei periti: ???VEDI L’ingegner Adolfo Buffo, responsabile della sicurezza ambientale dell’azienda, ha commentato che la perizia ” fa rimerimento a numeri, stime, statistiche sulle quali tutti siamo chiamati a confrontarci parlando di incertezze e livelli di probabilità”. Tra l’altro ha specificato che il dossier fotografa una situazione pregressa, perchè l’azienda, nel frattempo, ha adottato misure volte a ridurre il livello inquinante delle immissioni in atmosfera. Esultano le associazioni ambientaliste perche’ la perizia epidemiologica certifica ufficialmente i pericoli che avevano sempre denunciato. Intanto Stamani il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, ha svolto una riunione con gli assessori alla salute e all’ambiente, i capigruppo della magggioranza, i responsabili di Arpa (Protezione ambiente) e Ares (Agenzia sanitaria), insieme ai quali ha disposto di inviare una copia della perizia al Ministero dell’Ambiente, e ribadendo di voler sottoporre a riesame la richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). Prossima data importante è il 30 Marzo, in cui avra’ luogo l’incidente probatorio e il dibattimento sulle prove raccolte, il destino di migliaia di persone, favorevoli o contrarie all’acciaieria, sarà indissolubilmente legato alle decisioni dei giudici.