Di Enzo Carrozzini | VIDEO 1? VIDEO 2?
Presentazione del libro “DIMENTICATI. VITTIME DELLA ‘NDRANGHETA” di Alessio Magro e Danilo Chirico Lunedi 28 Maggio si è svolta un’ importante giornata dedicata alla sensibilizzazione dei cittadini del fenomeno mafioso, organizzata da Baldassarre Mangione e Francesco Iacovelli , coordinatori cittadini per la città di San Giorgio ionico di Allenza Per L’Italia . L’evento intitolato “conoscere la mafia per sconfiggerla..” ha avuto nella mattinata un importante prologo presso l’Auditorium “Crisigiovanni” della scuola Giovanni Pascoli, laddove dirigenti scolastici e studenti delle scuole medie sangiorgiesi, hanno incontrato Alessio Magro autore libro “Dimenticati” Storie di uomini e donne assassinati in Calabria dalla ‘Ndrangheta, in occasione del quale gli studenti hanno posto all’autore numerose domande, manifestando la volontà di voler conoscere e approfondire in misura non superficiale il fenomeno mafioso. A completamento di questa encomiabile iniziativa per la Legalità e il ricordo delle vittime della mafia calabrese, l’organizzazione criminale, forse, più segreta e potente del mondo, si è tenuto nel tardo pomeriggio, presso l’Associazione “Lino Aangini”, un secondo incontro cui hanno presenziato diverse personalità, tra cui il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, Dottor Franco Sebastio che, a fine incontro, dedicandoci parte del suo tempo prezioso, ha voluto donarci tutta la sua sensibilità umana e Istituzionale. Il servizio è completato dalle riflessioni di uno degli autori intervenuti all’incontro, Alessio Magro.
Magro e il suo coautore Danilo Chirico, in “Dimenticati”, ci narrano la storia di vittime innocenti della Ndrangheta, storie di uomini e donne impegnati nelle Istituzioni e semplici cittadini , finanche bambini, che hanno avuto la sfortuna di incrociare il corso della loro vita con gli interessi della spietata organizzazione criminale. Il testo non è la gelida summa di eventi delittuosi, perché alla storia di queste persone -che in ogni altro Stato democratico del mondo rappresenterebbero la loro bellezza e normalità- gli autori riconcedono dignità e volto e, soprattutto ricordo, perché tutte sono accomunate nel destino comune di essere state dimenticate dallo Stato, che nulla ha fatto per proteggerle, ed anche dai propri concittadini, anch’ essi allo stesso tempo , vittime e carnefici in un territorio soggetto all dominio pieno ed ineluttabile dell’organizzazione criminale. La manifestazione ha avuto il lodevole compito di mantenere vive le coscienze di adulti e giovani , e inoculare nel dna civico dei ragazzi, gli anticorpi necessari depotenziare il cosiddetto “pensare mafioso”,a individuare e contrastare ogni aggressione proveniente da queste mefitiche organizzazioni. E’ auspicabile che nel nostro territorio, in ogni parte del Sud e dell’intero Paese, si facciano quante più iniziative possibili, perché bisogna essere consapevoli che ogni pezzo di” terreno sociale” ceduto alla criminalità costituisce privazione stessa della democrazia, e , che tutti dobbiamo sentirci impegnati in quella che è la nuova lotta di liberazione nazionale contro il potere criminale mafioso. Lo dobbiamo a tutte le vittime di mafia, alle loro famiglie, a noi stessi.