Di Tommaso Fabrizio
Sulla questione replica la segretaria cittadina dell’Associazione Popolari della Libertà, Lucia Di Molfetta. “Apprendiamo dagli organi di stampa,afferma in un comunicato la Di Molfetta, che per il consigliere comunale dell’Idv, non c’è nessun problema se il segretario cittadino di un partito, in questo caso quello del sindaco (SEL), partito di maggioranza relativa, gestisce da impiegato una struttura comunale”. “I fatti,si sottolinea nella nota, sono i seguenti e molto differenti da come sono stati raccontati. Istituito il bando, ai primi di febbraio del 2012, una decina di giorni prima dalla scadenza dello stesso, viene fatta una integrazione all’avviso pubblico. Questo perché nel frattempo il Servizio Politiche Giovanili della Regione Puglia approvava un avviso pubblico per il sostegno alla gestione di spazi pubblici per la creatività giovanile, rivolto alle organizzazioni private titolari della gestione di uno o più laboratori urbani finanziati dal programma Bollenti Spiriti, prevedendo un contributo massimo concedibile per ciascuna proposta progettuale di € 80.000,00. In data 4.11.2011, il Comune con determinazione reg. gen. n. 874, approvava lo schema di convenzione per l’affidamento temporaneo in favore dell’ACSI del Laboratorio urbano, stipulata successivamente in data 10.11.2011. Dunque non è stato l’ex sindaco di San Giorgio, Angelo Venneri, a dare in gestione la struttura, come erroneamente asserito”.
“Intanto il soggetto gestore in regime di proroga,sostiene Di Molfetta ,partecipava al suddetto avviso di 80 mila euro, proponendo come spazio di attività proprio l’immobile sede del Laboratorio urbano. Obiettivo allora era accedere a detto finanziamento con tutte le carte in regola poiché ciò comporterebbe indiscutibili vantaggi e benefici per l’Ente e l’intera comunità sangiorgese. Ecco quindi il motivo dell’integrazione al bando”. “L’Associazione infine chiede le scuse ufficiali del già citato consigliere comunale dell’Idv per l’inattendibilità delle inopportune dichiarazioni rese alla stampa che hanno screditato e denigrato i rappresentanti locali dell’Api, del Pdl”.
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