di Enzo Carrozzini
ANTONI O’ BRESKEY , pianista compositore e scrittore, è uno degli artisti più geniali del panorama culturale internazionale. Non lasci ingannare il patronimico irlandese, perché il Antonio Breschi( il suo vero nome) giocando con la melodia e l’assonanza che il suo vero nome suscita ha scelto uno pseudonimo calzante alla perfezione col genere di musica che caratterizza la sua vena artistica. O’Breskey, infatti, è noto al grande pubblico per il suo originale linguaggio musicale, conosciuto come celtic piano, che coniuga musica classica, jazz e world music con la tradizione irlandese. Formatosi presso il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, inventa un mai esplorato connubio tra pianoforte musica irlandese e flamenco, dando vita ad uno stile che esalta il suo genio creativo dalle sonorità entusiasmanti sul letto di melodie irlandesi, Flamenche, spazioando dalla musica jazz al folk della pizzica e della taranta. Nel 2005, riprova di tutto questo, riceve un riconoscimento al teatro National Concert Hall di Dublino per il grande contributo fornito alla cultura irlandese e al flamenco. Precursore della World Music, Breschi ha composto un’incredibile varietà di melodie unendo con il suo Nomadic Piano le musiche del mondo e gli artisti più rappresentativi del genere, come Antonio Carmona (Ketama), José Seves (Inti-Illimani), Ronnie Drew (Dubliners) e tantissimi altri: tutti partecipano nei suoi oltre 30 album, riuniti nella collana Nomadic Piano Collection.
Le sue composizioni classiche per piano, cello e oboe sono state eseguite nei più prestigiosi teatri del mondo, e sono diventate famose colonne sonore per il cinema, televisione, teatro e danza (importanti le sue collaborazione con Folco Quilici, Ermanno Olmi, Franco Piavoli, Giorgio Albertazzi e il Balletto di Sicilia).
Nel 2010 il suo lavoro è stato celebrato in Italia, a Firenze, con il Nomadico Piano World Festival, evento che ha visto, tra gli altri, la partecipazione dello storico gruppo cileno Inti Illimani, e un duetto con Davide Viterbo. Autore di “Heyoka” il Giullare dell’anima” , volume di aforismi, racconti di viaggi, riflessioni su aspetti pubblici e privati di vita,evidenzianti un esistenza abbagliante, sincera, vera.
Venerdì 11 novembre, per la rassegna Time zones, O’Breskey sarà all’Auditorium Vallisa di Bari (ore 21.00, ingresso 10 euro) insieme al violoncellista Davide Viterbo per il concerto “The nomadic Piano Journey”.
“Un giorno in Andalusia su un treno in ritardo: alcuni passeggeri hanno tirato fuori pane e olive e le hanno offerte a tutti, poi hanno preso uno chitarra e si sono messi a cantare ed a percuotere le mani. Il rumore del treno si confondeva con i ritmi, a volte sembrava una risposta a quelli; tutto il vagone era un unico canto, il ritardo aumentava ed io speravo che il treno non arrivasse mai….” (Antoni O’Breskey).
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