Di Enzo Carrozzini
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione dell’incontro svolto nel tardo pomeriggio di oggi con i Presidenti dei due Rami del Parlamento, Fini e Schifani, ha rinnovato l’auspicio più volte richiamato in questi mesi affinché il Paese si avvii verso la” costruttiva conclusione della legislatura ancora in corso, così da portare a avanti la concreta attuazione degli indirizzi e dei provvedimenti definiti dal Governo e approvati dal Parlamento”. Il Quirinale ha diramato un comunicato nel quale definisce “prioritari ed ineludibili nel corso delle prossime settimane” due provvedimenti importantissimi: l’approvazione della Legge di Stabilità, e la definitiva stesura ed approvazione della nuova Legge Elettorale, ancora oggi, in discussione alle camere. La nota evidenzia quanto il Capo dello Stato abbia più volte sottolineato l’esigenza di ridonare ai cittadini regole più soddisfacenti per lo svolgimento delle elezioni politiche, in ordine alla stabilità di Governo e all’effettivo coinvolgimento degli stessi nella scelta dei loro rappresentanti nelle Istituzioni Parlamentari. Non di meno l’approvazione della Legge di Bilancio che, costituisce la “prima priorità” del Paese, perché lo Stato ha bisogno di affronatare le altre prove con un quadro di misure capaci di dare stabilità alla Finanza pubblica anche in considerazione delle aspettative dei mercati finanziari esteri. Il Presidente Napolitano, inoltre, ha sostenuto che i problemi che il Paese sta affrontando, e l’acutezza dei fenomeni di disagio sociale vissuti dai cittadini : “ sconsigliano un affannoso succedersi di prove elettorali”, facendo riferimento alle diatribe sulla fissazione della data del rinnovo dei consigli Regionali di Lazio e Lombardia, chiusi anzitempo per le note vicende giudiziarie,e di quello del Molise destituito per illegittimità. Tuttavia, benchè Napolitano rimarchi di non avere competenza sulla convocazione delle elezioni amministrative, per valutazione di interesse generale, valuta “indubbia l’esigenza di
un contestuale svolgimento delle elezioni nelle tre suddette Regioni”.E, pertanto, ritiene appropriata la data del 13 Marzo 2013. Il comunicato conclude “che (il Presidente ndr) attende il verificarsi delle condizioni opportune per la decisione che la Costituzione riserva al Capo dello Stato”, ovvero sciogliere le Camere e indire nuove elezioni. Che il buon senso illumini i Parlamentari, perché rivotare con il famigerato “Porcellum”
sarebbe un altro duro colpo alla credibilità di chi ancora nutre ambizioni di sedere in Parlamento.
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