DI Tommaso Fabrizio
Organizzato dal circolo Sel “G.Di Vittorio”,si è svolto presso la sala consiliare,alla presenza di un folto pubblico interessato, un importante convegno che ha inteso affrontare il problema del dimensionamento scolastico e dell’edilizia scolastica. Hanno partecipato il prof. Mario Bosco che fungeva da moderatore, il sindaco dott. Giorgio Grimaldi, l’assessore comunale dott. Pietro Venneri, Il dirigente scolastico del 1° Circolo ,dott. Antonio di Comite, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “G. Pascoli”, prof.ssa Alessandra Larizza, l’assessore provinciale alla P.I. Francesco Saverio Massaro e l’ass. regionale Alba Sasso.
Nella breve introduzione il prof. Bosco ha messo in evidenza le difficoltà in cui versa la scuola in seguito “ai disastrosi interventi del precedente governo che ha messo in ginocchio tutti gli ordini di scuola a partire da quelle dell’infanzia per finire con la secondaria superiore che si è vista tagliare ore curriculari ed ore di laboratorio”.
“San Giorgio,ha proseguito Bosco, è stata ridimensionata sia in termini di offerta formativa sia in termini occupazionali passando dal teem al maestro prevalente”.
Grimaldi ha sostenuto che affrontare questo tema è non solo utile, ma doveroso.
L’ass.Venneri ha presentato il quadro della condizione delle scuole di San Giorgio lamentando scarse risorse sia per il diritto allo studio sia per la conservazione degli immobili scolastici. Ha messo in evidenza la difficoltà della scuola dell’infanzia privata ormai da un anno di un edificio per cui i bambini del plesso Pier della Francesca hanno dovuto trovare ospitalità presso altre sedi fra cui l’edificio del “Maria Pia di Savoia”.
A giudizio di Di Comite nel corso degli ultimi anni la scuola pubblica ha subito “un declassamento preoccupante perché gli interventi di riforma succedutisi non hanno portato innovazione e non hanno garantito livelli di sapere in linea con le direttive europee”.
L’ass. Massaro si è detto rinfrancato dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale il provvedimento del governo Monti che prevedeva l’autonomia a quelle scuole che avessero più di mille alunni.
In chiusura l’ass. Sasso ha fatto una disamina della situazione mettendo in evidenza come venti anni di incuria hanno determinato una situazione di degrado e di malessere.
Annualmente la Regione,ha aggiunto, sia pure nella ristrettezza economica generale, emana bandi per interventi di consolidamento per il sostegno alla formazione ed alla specializzazione con provvedimenti come “Bollenti spiriti” ed altre iniziative a favore dei giovani.