Delusione per il piazzamento conseguito dalla splendida Nina Zilli all’Eurovision Song Contest 2012, andato in onda sabato sera su Rai 2 da Baku in Azerbajan. La cantante piacentina ha eseguito “L’Amore è Femmina” (Out of Love, nella versione internazionale) fornendo una prova eccezionale grazie ad una voce unica, in un contesto volutamente scevro da fronzoli coreografici, laddove la sua prorompente presenza supportata da un trio di coristi davvero bravi ha fatto scena a sé. Tutto ciò, purtroppo, non è servito, in un concorso in cui gli altri partecipanti sembravano venuti fuori da programmi del tipo dilettanti allo sbaraglio. La stessa prima classificata, la Svedese Loreen , col suo “Euphoria” ha raccolto i maggiori consensi, più che per la canzone presentata, (un pezzo simil disco music anni 80), soprattutto per la visibilità politica acquisita per il fatto di aver incontrato, qualche giorno precedente la manifestazione, attivisti locali per i diritti umani che, cogliendo l’occasione di risonanza internazionale del Contest, hanno ribadito le loro istanze per la mancanza di democrazia nella ex Repubblica sovietica. E’ indubitabile che il tema dei diritti umani calpestati sia un problema gravoso soprattutto per le popolazioni che lo subiscano, ma utilizzarlo per farne occasione di auto promozione canterina è davvero deprecabile, sebbene vogliamo credere alla buona fede della vincitrice. Sarebbe bello se, a riflettori spenti, Loreen , la stessa Nina Zilli, e altri partecipanti sensibili a questo tema, dedicassero un concerto a favore di quelle associazioni internazionali che sono in prima fila nella lotta alla salvaguardia dei diritti umani. Il fatto artistico però conferma quanto la cantante emiliana sia davvero una tra le più belle realtà del panorama canoro italiano.
