Di Enzo Carrozzini
E’ nemmeno di una settimana la notizia, che in quanto pugliesi ci ha fatto inorgoglire, dell’ assegnazione di due nuove bandiere Arancioni (il marchio turistico ambientale con il quale il Touring Club Italiano concede alle località dell’entroterra il riconoscimento di eccellenza nell’offerta e nella accoglienza di qualità), individuando i territori di Locorotondo (Bari) e Oria (Brindisi) meritevoli dell’importante valorizzazione, aggregatisi alle altre 7 località Pugliesi già premiate che hanno ribadito la loro posizione: Alberobello(Bari); Cisternino –Oria-(Brindisi); Alberona-Orsara-Pietramontecorvino-Rocchetta Sant’Antonio-Sant’Agata di Puglia (Foggia). La possibilità di fregiarsi di questo riconoscimento ha validità biennale, per cui le amministrazioni premiate hanno il gravoso impegno di mantenere nel tempo determinati requisiti atti ad ottenere il “marchio” bandiera arancione del TCI, che spaziano : dalla valorizzazione del patrimonio culturale,alla tutela dell’ambiente, dalla cultura dell’ospitalità all’accesso e la fruibilità delle risorse, includendo la qualità della ricettività, della ristorazione e dei prodotti tipici. Soddisfazione di breve durata, perché ci fa rabbrividire la scoperta dell’ennesima discarica abusiva da parte della Guardia di Finanza di Ostuni(Brindisi), a pochissimi chilometri di distanza da queste località. Il sito dell’estensione di circa 450 mila metri quadrati, individuato nelle campagne tra i territori di San Vito dei Normanni e Latiano, a seguito dei rilevamenti fotografici aerei effettuati dalle fiamme gialle, è ricoperto da manufatti in cemento amianto, e di altri rifiuti pericolosi come batterie esauste e pneumatici. Quello che preoccupa di più sono i residui di lastre di Eternit deteriorate, se ne calcolano diversi quintali, che liberano nell’aria le famigerate particelle d’amianto capaci, come noto, di provocare danni all’apparto respiratorio e degenerare in tumore. La notizia che il territorio sottoposto a sigilli da parte delle forze dell’ordine, per il quale sarà necessario avviare immediatamente opere di bonifica, copra un estensione quanto 100 campi di calcio, rischia di vanificare tutto ciò che di buono le località premiate hanno faticosamente conquistato, e attesta quanto ancora sia lunga la lotta per la repressione alle discariche selvagge, veri attentati all’ambiente e alla salute delle persone. La Regione Puglia ha in cantiere un più intensa opera di vigilanza e prevenzione, il Presidente Nichi Vendola ha dichiarato: “La nostra sfida, è ora articolare una pianificazione regionale sempre più vigile ed attenta alla prevenzione. Ed è con questo spirito che il Piano Regionale Amianto, in via di definizione in questi giorni, prevede una lunga serie di misure per la semplificazione e per la sensibile riduzione dei costi di smaltimento per orientare tali pratiche verso percorsi di legalità nel segno della tutela ambientale”. Ci sembra l’unica strada percorribile, se vogliamo conservare il patrimonio territoriale regionale e il gradimento acquisito nel corso di questi anni da decine migliaia di turisti amanti della nostra terra.