di Eleonora Arnesano
Il 2016 volge al termine e con lui vanno via molti nomi importanti della musica leggera, per citarne alcuni David Bowie, Prince, Leonard Cohen e Greg Lake e per ultimo, George Michael.
Aveva 53 anni, era nato a Londra e nella sua carriera artistica aveva venduto oltre 100 milioni di copie. Diventato celebre con gli “Wham” nei mitici anni ’80, George Michael ha avuto una vita intensa e movimentata, non solo artisticamente, facendo sempre parlare di se con le sue canzoni provocanti, ma anche nella vita privata, sempre travagliata di amori, erba ed alcol.
Come lui in passato molti altri musicisti con il vizio degli eccessi hanno ceduto alle velleità della vita, confermando che il successo e i soldi non fanno la felicità dell’uomo. Amy Winehouse o Whitney Houston, solo per citare gli ultimi, sono personaggi segnati da vite difficili, come quella di Geoge Michael che non ha mai nascosto i suoi eccessi: guida in stato di ebbrezza, sorpreso in possesso di stupefacenti, sorpreso in un bagno con un poliziotto e la sua storia di alti e bassi con il compagno Kenny Gross, George era però il cantante dalla miscela di pop, talento e sesso che lo aveva portato a cantare sui più importanti palchi del mondo persino a duettare con Aretha Franklin. Il suo fisico è provato, pieno di problemi e ingrassato quando nel 2011 viene in Italia, a Napoli, e conferma l’ennesimo talento schiacciato dal peso del successo e dello show business.
Anche se la polizia ha dichiarato che non ci sono sospetti sul decesso del cantante, morto per infarto, la sua vita è stata logorata come altri cantanti da ritmo incessante del successo, tanto da trascorrere il suo ultimo Natale nel segno del successo memorabile “Last Christmas”.
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