di Eleonora Arnesano
Nato a Potenza, Adelfio è un personaggio televisivo, modello e blogger italiano esperto di nutrizione e fitness. Dopo piccole esperienze teatrali e cinematografiche, si laurea in Scienze Motorie ad indirizzo biomedico all’Università “Parthenope” di Napoli. Inizia a farsi notare partecipando a vari concorsi di bellezza, fino ad arrivare su Raidue, dopo essere stato scelto dal regista Michele Guardì come uno dei ragazzi dell’edizione 2010 de “Il Lotto alle Otto”. Da allora si susseguono diverse esperienze televisive che lo vedono opinionista a “Festa Italiana” con Caterina Balivo e presenza fissa a Domenica in – L’Arena di Massimo Giletti su Raiuno, fino al 2014, dove, sempre su Raiuno, prende parte a “Verdetto Finale” in veste di giurato del tribunale televisivo non-istituzionale più famoso d’Italia. Collabora con alcune testate giornalistiche in veste di redattore e curatore scientifico delle rubriche di salute e fitness, fino a fondare un suo personale blog che porta il nome del marchio di sua proprietà: Cromogym. Perfezionato in Shiatsu Namikoshi, vive e lavora dividendosi tra la sua città natale e Roma, dove è titolare di uno studio di chinesiologia clinica e personal training, ed è pronto a lanciare a breve la sua Cromogym-TV sul circuito Youtube che lo vedrà in veste di presentatore di format e tutorial di attività fisiche e sportive. E’ iscritto al master di secondo livello in “insegnamento della lingua italiana a stranieri”, presso l’Università Tor Vergata di Roma.
Ciao Adelfio, siamo felici di far conoscere ai nostri lettori, un personaggio televisivo, modello e blogger italiano esperto di nutrizione e fitness. Come è iniziata la tua carriera da modello e cosa ti ha spinto a diventare dottore in scienze motorie?
Ciao Eleonora, sarebbe più corretto dire “da dottore in scienze motorie a modello”. I primi concorsi di bellezza, che poi mi permisero di lavorare in Rai, li vinsi quando già ero laureato. Per me l’università è stata una priorità, anche se poi la vita mi ha portato altrove… Ho sempre voluto fare un lavoro che mi permettesse di far star bene le persone, penso non ci sia niente di più bello.
Quando è iniziata la tua avventura col marchio Cromogym?
Cromogym è nato come un concept, che prevede la fusione tra la ginnastica a corpo libero (secondo il metodo Pilates matwork), lo stretching ispirato alla tradizione Yoga e la Cromoterapia. Presentai questa metodologia innovativa ed integrata in discussione di tesi, il giorno della mia laurea. Mi accorsi subito che il nome scelto aveva della potenzialità, funzionava, era carino, orecchiabile, e così decisi di depositare il marchio.
Sono sempre stato molto ambizioso e lavorare per marchi altrui, come fanno molti miei colleghi, mi sembrava stretto(penso allo Zumba il fenomeno dell’ultimo periodo, o a chi si affida alle note catene di palestre Virgin o Hard Candy di Madonna ad esempio); questa scelta (se pur rispettabilissima) non la condivido, troverei poco gratificante lavorare per un qualcosa che non è mio. Ho bisogno di lavorare per ciò che mi rappresenta, per ciò in cui credo e Cromogym mi permette di essere unico, libero e indipendente, e di scrivere le mie regole nell’ormai sempre più vasto e complesso mondo del Fitness & Wellness.
Come ti definiresti?
Il motto che più mi rappresenta è “il destino è contro di me? Peggio per lui”. La mia caparbietà e la mia determinazione mi permettono di ottenere sempre ciò che voglio. Bisogna solo imparare ad aspettare, vedere il tempo come un alleato e non come un nemico, per fare questo ho dovuto fare un grande lavoro su me stesso, ero il tipo che voleva tutto e subito, ma ho capito, e a mia spese, che l’impazienza spesso fa commettere grandi errori.
Tra lavorare nello mondo dello spettacolo , nel settore della salute e del fitness e fare il manager, quale sceglieresti principalmente?
Secondo te l’ideatore di Cromogym può mai porsi limiti di questo genere? Le cose che più funzionano sono quelle nate dalla fusione, dall’interconnessione di cose anche molto diverse tra loro, tutto può coesistere in armonia se si riesce a trovare il giusto “collante”, il giusto equilibrio. Per me il lavoro è retto dalla passione e finché avrò passione avrò la forza e la grinta per lavorare a tutti i progetti in cui credo, indifferentemente se nel fitness, nello spettacolo, nella moda o nel management.
Ti alleni quotidianamente. Ci spieghi in cosa consiste il tuo allenamento tipo e quale esercizio consiglieresti di fare quotidianamente?
Non sono il tipo da allenamento quotidiano,se mi parli di allenamento a giorni alterni allora ok, riesco ad accettarlo. Probabilmente in questo periodo stiamo assistendo ad un’esasperazione dell’attività fisica, come tutti gli eccessi, anche l’eccesso di attività fisica fa male, bisognerebbe puntare non sulla quantità ma sulla qualità. Personalmente non amo molto l’allenamento che prevede l’utilizzo di carichi elevati, il fenomeno “massa muscolare” che tanto spopola credo sia stato superato da tempo, e, oltre che anacronistico, il muscolo “gonfiato” lo trovo antiestetico e antifunzionale. La gente che si avvicina alla palestra andrebbe anzitutto educata ad una corretta percezione del proprio Sé, visto nella duplice dimensione fisica e psichica, bisognerebbe imparare ad “abitare la corporeità” avendo come fine ultimo il mantenimento del buono stato di salute.
Ho sempre bisogno di qualcosa che mi rilassi e un’attività troppo intensa mi stressa. Lo Yoga è l’attività che più si adatta alle mie esigenze in questo periodo della mia vita.
Esercizi che consiglio di fare quotidianamente? Senza ombra di dubbio un’intelligente combinazione di stretching e walking.
I tuoi esordi sono stati come fotomodello. Che emozioni hai provato durante la tua prima volta davanti al fotografo?
Si, a dire il vero ho esordito con i concorsi di bellezza quando non ero neanche maggiorenne, un po’ per gioco, come fa la maggior parte dei ragazzi che vi partecipa. I primi a cui ho partecipato non li ho mai vinti, forse perché ero ancora troppo acerbo o semplicemente perché non li prendevo troppo sul serio, ma sono state proprio le sconfitte ad incuriosirmi e a spingermi oltre, fino ad arrivare alle finali dei concorsi nazionali che poi ho vinto e grazie ai quali sono arrivato in Rai.
I set fotografici li trovo molto divertenti, ma la mia vera passione (ahimé lo ammetto) sono i selfie, e non perdo occasione di condividerli sui social, soprattutto su Facebook e su Instagram.
Un sogno nel cassetto che desidereresti realizzare.
Ho un intero comodino di cassetti pieni di sogni da realizzare, e spesso li perdo tra gli slip e i calzini, ma cosa sarebbe la vita senza sogni, senza obiettivi da raggiungere? Uno dei miei sogni l’ho realizzato poco fa con la fondazione della mia società in Germania, a Colonia, la Cromogym-Clothes, l’azienda di produzione di abbigliamento sportivo con la mission di rendere consapevole la scelta del colore da indossare, dare al colore un significato preciso e rendere consapevole la persona che sceglie di indossarlo, un’innovazione nell’industria dello sportwears mondiale, questa è la nostra sfida.
Il prossimo obiettivo è la creazione di Cromogym-Club, una società sportiva che si occuperà principalmente della divulgazione e dell’insegnamento delle discipline per la prevenzione ed il benessere psicofisico e dello yoga in particolare, con tanto di web-tv format disponibile su Youtube.
Molti ritengono che la medicina olistica faccia parte delle cosiddette “Medicine alternative”, altri la confondono con la medicina naturale. Esattamente di cosa si tratta?
Il termine “olistico” ha origine greca e significa “il tutto”, “la totalità”, riguarda quindi un approccio che vede l’essere umano non diviso nelle sue componenti : componente fisica, psichica, emotiva , socio-relazionale e spirituale. Queste componenti sono fuse in un unico insieme dove si influenzano reciprocamente e inevitabilmente. Al contrario di quella definita “medicina alternativa”, di cui fa parte anche la medicina naturale o naturopatia, le discipline olistiche trovano una loro risposta scientifica nella PNEI, la neuro-psico-immuno-endocrinologia.
Nella disciplina dello Yoga ha molta rilevanza la meditazione, ma quanta importanza ha nella vita di Adelfio?
Medito tutti i giorni prima di addormentarmi, spesso ascolto i file audio del celebre psicoterapeuta e scrittore americano Brian Weiss. Non amo viaggiare, e quando lo faccio è per lavoro, ma di viaggi interiori me ne concedo veramente tanti, e sono bellissimi. Ognuno di noi dovrebbe farli, ci si accorgerebbe di quanto siamo unici e meravigliosi.
Ti ringrazio per questa piacevole intervista e ti saluto con una frase che amo molto: “cercavo una persona meravigliosa che uscisse dal buio e cambiasse la mia vita. Non mi è mai passato per la mente che quella persona potessi essere io…”
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