Confagricoltura chiede più controlli e vigilanza contro la criminalità
Il direttore Palma: attivare subito l’Osservatorio regionale per il contrasto ai crimini in aree rurali
Il caso del furgone bruciato alla coppia di agricoltori di Castellaneta è la spia rossa di un problema più profondo. Confagricoltura Taranto esprime solidarietà a Rocco e Grazia, vittime nei giorni scorsi di un incendio nelle campagne di contrada Gaudella piccola che li ha privati del mezzo e delle attrezzature per poter vendere al mercato i prodotti della loro terra, invitandoli a non mollare e a ripartire nonostante il pesante danneggiamento subito. In momenti difficili come quello capitato alla giovane coppia è necessario far ricorso a tutte le proprie energie, come sanno fare gli agricoltori da sempre abituati ai sacrifici e alle avversità.
Confagricoltura è impegnata in prima linea a sostenere il loro sforzo, perché – dice il direttore Carmine Palma – «crediamo che non vadano lasciati soli, dalle organizzazioni di categoria come la nostra, dai semplici cittadini di Castellaneta e dagli agricoltori che ne comprendono e condividono speranze e difficoltà».
Tuttavia, Confagricoltura sottolinea che si è di fronte ad un vero e proprio «allarme sicurezza che deve indurre le istituzioni ad intervenire in maniera efficace e rapida». A partire dall’Osservatorio regionale per i reati nel settore agricolo ed agroalimentare (Orsa), che è lo strumento principale previsto dal “Protocollo d’intesa in materia di sicurezza agricola e agroalimentare”, sottoscritto a giugno 2011 dai prefetti delle sei province pugliesi, dai rappresentanti regionali delle organizzazioni di categoria e dalla Federazione dei Consorzi di vigilanza campestre con l’adesione della Regione Puglia. «Uno strumento utile – spiega Palma – per rendere sistematica una larga rete di collaborazione interistituzionale nelle attività di contrasto della criminalità e di vigilanza e controllo del territorio rurale. Rocco e Grazia vanno tutelati perché rappresentano i tanti agricoltori che, come loro, hanno pagato un dazio pesante alla criminalità, piccola o grande, che si aggira nelle nostre campagne troppo spesso indisturbata».
Infine, la sollecitazione al prefetto di Taranto e alle Forze dell’Ordine: «E’ necessario – rimarca il direttore di Confagricoltura – prevedere un presidio più puntuale e sistematico delle zone rurali in modo da prevenire efficacemente ogni tipo di reato. Il fronte dell’illegalità nelle campagne è sempre più ampio e riguarda la proprietà fondiaria, le infrastrutture di servizio all’attività agricola e, naturalmente, le produzioni agricole ed agroalimentari. Stiamo parlando di reati contro il patrimonio quali danneggiamento, incendi, furti, abigeato, usura, pascolo abusivo, estorsione che non solo creano un forte allarme sociale, ma molto spesso rappresentano la via maestra attraverso cui la malavita organizzata e spicciola entra drammaticamente nella vita dell’impresa agricola e degli agricoltori».